Denti bianchi per un sorriso sempre al top

Sbiancamento dei denti a Ciriè: nuova vita al tuo sorriso!

Secondo i dati dell’Italian Dental Journal, oltre il 50% degli italiani non è soddisfatto del colore dei propri denti. Uno scontento che ogni anno, secondo l’Accademia Italiana di Odontoiatria, muove 30 milioni di Euro e fa aumentare la richiesta dello sbiancamento professionale del 15%.
Vediamo allora più nel dettaglio cosa provoca l’ingiallimento dei denti, la differenza tra pulizia e sbiancamento e come mantenere il più a lungo possibile gli effetti del trattamento.

 

Escludendo l’uso di alcuni farmaci antibiotici o specifiche patologie, le cause più comuni dell’ingiallimento dei denti sono le seguenti:
Alimenti e bevande

Vino rosso, spremute, tè, caffè, bevande gassate, liquirizia, cioccolato, caramello sono alcuni degli alimenti che, con il passare del tempo, possono colorare gli strati superficiali dello smalto.

Tabacco
Sono soprattutto i fumatori a chiedere lo sbiancamento: il fumo della sigaretta, infatti, contiene catrame, che si infiltra negli strati superficiali dei denti generando una patina grigiastra.
Altrettando dannoso il tabacco da masticare, che tinge i denti di un colore giallastro.

Placca e tartaro
I depositi di placca e tartaro causati da una scorretta igiene orale “tingono” la superficie dei denti di un colore giallo – marroncino, soprattutto nella zona vicino alle gengive.

Età
È inevitabile: con il passare degli anni lo smalto del dente si assottiglia, rendendo più evidente il colore tendente al giallo della dentina.

Quali sono le differenze tra pulizia dentale e sbiancamento?

Molti pazienti confondono la pulizia dentale con lo sbiancamento, ma sono due pratiche con caratteristiche e obiettivi diversi:
Pulizia dei denti
Si tratta della rimozione manuale, con ablatori a ultrasuoni o con laser del tartaro per rendere i denti più sani: la pulizia, infatti, si esegue con particolare cura negli spazi tra i denti e sotto la gengiva, consentendo così di prevenire carie, gengivite, ritiro delle gengive, pulpiti e parodontiti.
È un’operazione che non causa dolore al paziente e non prevede l’anestesia.
La pulizia dei denti è consigliata soprattutto a chi soffre di malocclusioni e gengiviti e comunque con una frequenza di una – due volte l’anno.

Sbiancamento
É una pratica esclusivamente estetica, senza fini curativi o di prevenzione, che può essere eseguita professionalmente dal dentista o utilizzando prodotti sempre più facilmente reperibili in commercio.
È chiaro che i risultati e le garanzie offerte da un professionista saranno molto diverse da quelle promesse da un prodotto di largo consumo.

Lo sbiancamento dentale in dettaglio

In primo luogo, il dentista esegue una visita di controllo per verificare l’idoneità del paziente al trattamento: in alcuni casi, infatti, lo sbiancamento non apporterebbe alcun cambiamento al colore dei denti. Ad esempio, le persone che hanno assunto da piccole tetracicline notano spesso la discolorazione dei denti, accompagnata da striature ocra o marroni. In questo caso, sbiancare i denti non porta alcun risultato: l’unica soluzione è l’applicazione di faccette dentali.

Dopo la visita di controllo, sulle gengive viene applicata una diga liquida, cioè un gel che si indurisce per proteggere i tessuti dall’azione del perossido d’idrogeno.
Sui denti è poi stesa la pasta sbiancante contenente perossido d’idrogeno.
Questa viene attivata da una lampada che, favorendo la penetrazione degli agenti chimici nel dente, ne sbiancano a poco a poco la superficie.
In che modo? Il perossido d’idrogeno libera molecole d’ossigeno che si legano alle macchie sulla superficie dei denti, le rompono e le eliminano.
La luce emessa dalla lampada può essere led, al plasma o alogena: i diversi gradi di intensità e propagazione, infatti, consentono di modulare l’effetto desiderato.

Per alcuni giorni dopo lo sbiancamento è possibile che alcuni pazienti provino una maggiore sensibilità al freddo e al caldo. Si tratta di un effetto temporaneo del tutto normale, che in genere scompare dopo 72 ore.

Come si esegue lo sbiancamento dei denti nel nostro studio di Ciriè

Il nostro studio propone due tipi di sbiancamento:
Alla poltrona
Stiamo parlando del trattamento presentato nel paragrafo precedente: il dentista applica i perossidi d’idrogeno, che vengono attivati con una specifica lampada led, alogena o al plasma.

A domicilio
Anche se non eseguito in studio, lo sbiancamento eseguito in autonomia garantisce risultati paragonabili a quelli dello sbiancamento alla poltrona.
Il dentista fornisce al paziente una serie di mascherine contenenti gel sbiancante da portare sui denti di giorno o di notte per un periodo di una – due settimane. I risultati vengono poi controllati in studio.

Lo sbiancamento danneggia i denti?

Rassicuriamo i lettori: lo sbiancamento dentale eseguito da un professionista non danneggia mai i denti!
Il perossido d’idrogeno, infatti, non “corrode” i denti ma agisce solo sulle sostanze che causano l’ingiallimento. Spesso, poi, la pasta con il perossido d’idrogeno contiene anche fluoro,
che consente una più rapida remineralizzazione dello smalto.

Come mantenere nel tempo i risultati dello sbiancamento dei denti

Di solito, se il paziente osserva una corretta igiene orale, i risultati dello sbiancamento possono durare fino a un anno o più, dopo di che i denti recuperano fino al 50% del colore di partenza.
È comunque possibile sottoporsi nuovamente allo sbiancamento oppure chiedere al dentista delle mascherine per il trattamento a domicilio.

Ecco alcuni consigli per mantenere il più a lungo possibile gli effetti sbiancanti del trattamento:

  • Lavare i denti subito dopo la seduta, chiedendo al dentista quale dentifricio è più indicato. Sono consigliati i dentifrici poco abrasivi o quelli per denti sensibili.
  • Astenersi dal fumare per alcuni giorni.
  • Non assumere per almeno una settimana cibi o bevande che possono macchiare i denti (soprattutto caffè, vino, tè, cioccolato).
  • Seguire la cosiddetta “dieta anticolori” composta da cibi e bevande “chiari” come formaggi, pollame, patate, pasta e riso in bianco.
  • Mantenere sempre una corretta igiene orale: lo sbiancamento, infatti, non sostituisce dentifricio e spazzolino!

 

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