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Sempre più persone scelgono di ricorrere all’applicazione di faccette dentali, sottili lamine in resina, ceramica o porcellana che vengono cementate alla superficie di uno o più denti per nasconderne difetti di colore, forma o posizione.
Vediamone più in dettaglio le caratteristiche.
Come scritto in apertura, le faccette sono realizzate in resina, ceramica o porcellana e il loro spessore delle faccette va da 0,3 mm a 0, 7 mm a seconda del problema da risolvere. Devono essere almeno della stessa dimensione del dente su cui vengono applicate e il colore deve essere scelto per armonizzarsi con il resto della dentatura.
L’intervento di applicazione delle faccette si svolge in due fasi:
Prima fase
La faccetta non dovrà essere visibile: per questo il dentista lima una parte di smalto corrispondente al suo spessore. Questa procedura di solito non è dolorosa, ma il dentista, in base al livello di sopportazione del paziente, potrebbe decidere di usare una piccola dose di anestetico.
In seguito si prende l’impronta dentale che consentirà la creazione di una faccetta delle giuste dimensioni. Per tingerla del colore più adatto si usa poi una scala colore che viene messa a confronto con la tonalità dei denti originali.
Seconda fase
Prima del fissaggio, il dentista verifica con il paziente il colore e la misura della faccetta.
A seguire, il dente su cui intervenire viene isolato per proteggere quelli circostanti, trattato con acido ortofosforico e rivestito con un adesivo apposito.
Infine, il dentista avvia la procedura di cementazione della faccetta al dente.
Le faccette dentali sono molto robuste e hanno una vita media di 5 – 10 anni, ma è importante rispettare alcune regole per mantenere il più a lungo possibile un sorriso smagliante: